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Ecco alcune delle macchine che si useranno nei laboratori. Realizzate in legno e altri materiali, le macchine sono copie fedeli di oggetti originali, di cui riproducono, oltre che l’aspetto, i meccanismi e le funzioni. ----------- Il vantaggio, rispetto agli originali, sta nel fatto che possono essere maneggiate senza timore.

 

 

 

 

Ecco come Alphonse Giroux descrive nel suo brevetto l’apparecchio:
"Questo strumento si compone di una scatola contenente uno specchio e dei dischi di cartone colorato rappresentanti diversi soggetti; facendo ruotare il disco grazie a un manico in legno davanti allo specchio, l’occhio viene ingannato dalla velocità di rotazione e dalla combinazione dei soggetti riflessi nello specchio che appaiono quindi in movimento".

 

 

 

 

 

E’ un apparecchio ottico, fornito inizialmente di un solo obiettivo, adatto a proiettare su uno schermo foto o piccole immagini dipinte su vetro, ottenendone un ingrandimento.
Fra tutti gli apparecchi del precinema fu il più popolare e il più longevo, mandato in soffitta proprio dall’invenzione del cinematografo. Utilizzata nelle strade da artisti ambulanti, nelle corti e nei salotti da colti lanternisti, fu caratterizzata da grande versatilità d’uso.
Durante la Rivoluzione Francese, fu usata per le "Fantasmagorie", immagini terrificanti proiettate in ambienti lugubri, per impressionare il pubblico. In seguito servì a scopi didattici, come testimoniano i numerosi vetri da proiezione a soggetto scientifico, e di catechesi, con proiezioni di immagini religiose nelle chiese.
Nell’800 alcuni soggetti iniziano ad essere animati, grazie a piccoli e sofisticati meccanismi.

 

 

 

 

 

 

"Poiché in questo caso non è necessario avvicinare l'occhio all'apparecchio ma piuttosto il contrario e la macchina quando gira è completamente trasparente parecchie persone insieme possono ammirare il fenomeno in tutti i suoi effetti..." ( William George Horner )

Lo zootropio di William George Horner è una sorta di rielaborazione del fenachistiscopio e, per certi versi, un suo perfezionamento..
Invece di essere stampate su un disco e guardate in uno specchio le immagini venivano raffigurate su una striscia di carta. La striscia così ottenuta veniva posta all'interno di un tamburo il cui movimento rotatorio, al solito, dava l'illusione del movimento. Il movimento veniva percepito occervando direttamente le figure attraverso le lunghe e strette fessure del cilindro.